Le parole

Embajadores 

"Ragazzi, ricordate che all'estero saremo ambasciatori del nostro paese".
Facile a dirsi, forse anche abbastanza facile da realizzare - e in maniera pressoché intuitiva ed inconsapevole - in alcune situazioni europee...
Poi un giorno scopriamo con incredibile evidenza che siamo davvero rappresentanti di un paese che è, con le sue luci e le sue ombre, un riferimento culturale ed esistenziale importante, che noi stessi siamo una parte importante di quei riferimenti. 
Noi che fatichiamo quotidianamente a far quadrare i conti con il concetto di "patria" scopriamo che qui la nostra presenza è un pezzetto di quella patria lasciata, sognata, vissuta, immaginata da tanti nostri connazionali che per secoli hanno trovato nell'Argentina un paese che li ha accolti, che ha dato loro una possibilità di crescita, esattamente come sta aprendo le braccia al nostro piccolo gruppo di "ambasciatori".



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E allora, ecco i nostri incontri, iniziando dall'accoglienza conviviale al campo sportivo del Liceo Ugo Foscolo, la mattina stessa del nostro arrivo. Un asado monumentale, condiviso con i proprietari della scuola, la direttrice, i collaboratori, le famiglie, gli studenti...
Condivisione di cibo, ma molto di più condivisione di vita, di scelte, di visioni educative, del día a día che stiamo vivendo in questi giorni, adulti e ragazzi, con le frontiere di sempre che sfumano nel riconoscimento di stili diversi ma uguali valori di fondo.






Escuelas
Ambasciatori di una scuola di 1300 docenti e studenti che incontra e si confronta con una scuola in cui si formano 300 ragazzi dai 3 ai 18 anni, in cui il curricolo verticale è una realtà da vivere ogni giorno.
Una scuola che ci accoglie con le braccia aperte, con un emozionante ed emotivo discorso di Silvia Riviello, direttrice generale della scuola, di Ana Palermo Del Valle, direttrice del Liceo, di Ramiro Martínez, studente di seconda liceo e membro del gruppo che partecipa più attivamente allo scambio.


Comida

Il leit-motiv dei nostri giorni argentini, dall'asado al dulce de leche, passando per churros, alfajores, empanadas, rabas, medialunas, tostadas, chocolate, mate... Un'abbondanza gastronomica che riflette una varietà culturale incredibile, un desiderio di accogliere l'altro con il meglio di se', farlo partecipe  di lunghissime mesas e sobremesas, in una condivisione (ancora compartir, certo!) che è il tratto caratteristico di questa cultura.




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